close
La Calabria fuori dai comunicati e dai soliti faccioni

La Calabria fuori dai comunicati e dai soliti faccioni

La sensazione che mi diede il blog journal fu quella di un vero e proprio pugno nello stomaco, nell’informazione anestetizzata della nostra terra. Così iniziai a collaborare. Oggi la passione sconfinata per questo mestiere, il desiderio di dimostrare ai nostri concittadini che un’informazione diversa è possibile mi da la forza di andare avanti

 

immagine della calabria per terramara

Scorcio di Calabria

Quando vidi Terramara per la prima volta mi trovavo a Firenze per una breve parentesi umana  e professionale della mia vita,  avendo conseguito da poco la laurea magistrale in Comunicazione  multimediale all’Università di Perugia.

Ricordo bene quel giorno in cui navigando su face book scoprii l’esistenza di un progetto editoriale che, nato dall’intuizione di Totò aveva trovato fin da subito il supporto e la condivisione di firme di un certo spessore umano, culturale e professionale come quelle di Mario Casaburi, Claudio Dionesalvi e Bruno Palermo. E fin qui nulla di trascendentale. Se non fosse che ci troviamo in Calabria. Già in Calabria e precisamente a Catanzaro, tutto ciò rivestiva agli occhi di un’aspirante giornalista ventiseienne un valore ulteriormente importante. La sensazione che mi diede fu quella di un vero e proprio pugno nello stomaco, nell’informazione anestetizzata della nostra terra.

Su terramara non trovavi comunicati stampa, il faccione di nessun consigliere regionale o comunale era lì a ricordarti quanto fosse mal governata la Calabria, era lampante la differenza con gli altri siti web che si occupano di informazione. Terramara aveva ed ha l’ambizione di offrire un taglio critico di ciò che accade intorno a noi, nell’epoca in cui le notizie al pari dei cibi precotti tendono ad essere assimilate nel più breve tempo possibile lasciando pochissimo spazio all’ approfondimento.

E così iniziai a collaborare. Nel corso dei tre anni che intercorrono dalla nascita del blog journal di informazione indipendente, ho lavorato in una televisione regionale, in un quotidiano e come addetto stampa, senza mai cessare la collaborazione con quello che consideravo un vero e proprio spazio di libertà in grado di accogliere pensieri e sensazioni mal digerite dalle colonne delle testate “ufficiali”.

Fu la chiusura “lampo” di un quotidiano al quale lavoravamo sia io che Totò la cosiddetta scintilla che spinse il direttore responsabile di questa testata a fare sul serio. Quello che sembrava un semplice blog assolutamente a-temporale, intensificò le pubblicazioni. Ma non solo. Accanto al progetto del sito stava prendendo corpo la nascita di una agenzia di stampa e quella di una web radio che in qualche modo integrasse la mission di terramara.

Se il blog era deputato all’approfondimento, la radio ci avrebbe permesso di raccontare la città attraverso la voce dei suoi protagonisti.  Le difficoltà logistiche ed economiche erano evidenti. Ma la voglia di rimettersi in gioco con un progetto di così ampio respiro, la passione sconfinata per questo mestiere, il desiderio di dimostrare ai nostri concittadini che un’informazione diversa fosse possibile alla fine ha avuto la meglio. Il resto è cronaca di questi giorni.


Giornalista Pubblicista. Dottore magistrale in Comunicazione Multimediale all'Università degli studi di Perugia. Ha lavorato per due televisioni calabresi, 7Gold Calabria e Telespazio Calabria e per il quotidiano "Il Domani della Calabria". Da Aprile 2010 collabora con il blog journal Terramara.it

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *