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Precari e scontenti: stabilizzateci tutti!

Precari e scontenti: stabilizzateci tutti!

CATANZARO. I lavoratori di pubblica utilità e socialmente utili sono scesi in piazza per chiedere garanzie in merito alla stabilizzazione della loro condizione occupazionale. Un grande corteo che ha registrato la partecipazione di lavoratori provenienti da tutta la Calabria. 

“Lavoro vero e non lavoro nero”. Lo hanno gridato con forza migliaia di lavoratori di pubblica utilità e socialmente utili che hanno preso parte alla manifestazione regionale indetta a Catanzaro da Cgil, Cisl e Uil per mandare a Governo e Regione un “segnale forte” di malcontento e sollecitare l’apertura di un tavolo nazionale al Ministero del Welfare con parti sociali e istituzioni. E’ arrivato il momento, sostengono lavoratori e sindacalisti, di individuare una soluzione e superare lo stato di precarietà, garantire il pagamento dei compensi, e soprattutto ottenere il riconoscimento dei contributi previdenziali per il lavoro svolto da 15 anni, in enti pubblici. Si tratta di uomini e donne, madri e padri di famiglia che da anni sono in servizio nei Comuni e nelle Comunità locali, a tutti gli effetti inquadrati nelle piante organiche degli Enti locali ma senza diritti al pari dei colleghi regolarmente assunti. E’ arrivato il momento di essere stabilizzati, di poter godere di tredicesima e quattordicesima: se molti di questi lavoratori che si chiamano precari decidessero di incrociare le braccia, molti Comuni rimarrebbero paralizzati. Allora, stabilizziamoli.


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