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Sonar 2014, grande attesa per i big dell’elettronica

Sonar 2014, grande attesa per i big dell’elettronica

sonar-2014-620x320Il festival elettronico piu’ importante della storia elettronica europea con il suo circuito mondiale (Tokyo e prossimamente Cape Town) torna  anche  quest’anno: è la ventunesima edizione del Sonar che  avrà luogo a Barcellona il 12, 13 e 14 giugno.

Ogni anno ci si domanda sempre quale sia la “previsone del tempo” nell’attesa di  superare i 120mila spettatori della scorsa edizione.
 Oltre la musica, c’è una miscela di esposizioni multimediali – video, design e installazioni interattive questa volta ancora negli spazi più capienti della veccha Fiera della città che ha sostituito dallo scorso anno il pur fascinoso Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona. Tre pomeriggi quindi nella Fiera vicino al Montjuic, e due lunghe notti negli immensi spazi della Gran Fira2.

La  maratona musicale con i maggiori artisti del panorama elettronico (e non solo) che inizierà, giovedì 12, segnala una figura chiave: Plastikman, ovvero Richie Hawtin, con la presentazione, per la prima volta in Europa, dopo il live al Guggenheim Museum di New York dello show chiamato “Objekt”. Nel pomeriggio segnaliamo Balago il gruppo guidato da David Crespo con il suo ultimo “capitolo”: Darder, con un massiccio e ritrovato uso di sintetizzatori e ritmiche elettroniche e ancora Trentemøller, dj danese con una tendenza virata versoil pop. Venerdi come il giorno precedente altri 30 artisti, tra questi Simon Green, meglio conosciuto come Bonobo, dj e prouduttore britannico i cui brani hanno scalato le classifiche mondiali. Tornano i Boraka Son Sistema collettivo portoghese specialista del kuduro-techno-grime capace di lavorare elettronicamente in molti live i piccoli generi conosciuti.

La notte – quella lunga- è abitata nuovamente da Hawtin con lo show Close, mixando musica tra telecamere e illuminazione digitale; un altro poliedrico artista che ama combinare design, pubblicità, video e musica è Woodkid, il soprannome del francese Yoann Lemoine e ancora l’esperimento  Moderat (ovvero l’incontro tra Apparat e Modeselektor). Il Sabato pomeriggio si riparte ritrovando dopo un glorioso passato Neneh Cherry. Quasi cinquantenne con grandi successi tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta, in questi anni è rimasta attiva in decine di collaborazioni (Groove Armada , Timo Maas e molti altri) e in  molti altri progetti come i RocketNumberNine. Per il terzo giorno consecutivo nel Despacio, la new clubbing experience di James Murphy (ex mente degli Lcd Soundsystem) + 2manydjs. Questo spazio pensato dalla McIntosh è dotato di un impianto da 50mila W.

Sabato sera l’evento più atteso con  gli headliner dell’edizione 2014: i Massive Attack. Dieci anni dopo la loro ultima partecipazione al Sonar, il gruppo capostipite del trip-hop, presenterà  il suo nuovo album.
Altra mitica participazione è il ritorno di Nile Rodgers che negli anni Settanta fonda le “CHIC”  gruppo di punta della scena dance  fino ai primi anni Ottanta produttore e scrittore per i maggiori artisti (Sister Sledge “We are family”e Diana Ross “I’m coming out”, David Bowiw, Madonna, Mick Jagger) il suo eclettismo e genio è rappresentato dal suono della sua chitarra che spazia con i Daft Punk e  Pharrell Williams in Get Lucky  pezzo presente in qualsiasi playlist.
Consueto gran finale all’alba di Domenica nello spazio sonarpub con il dj canadese Tiga.

Il Festival di Musica Avanzata e New Media Art di Barcellona ha attraversato in questi anni i numerosi fermenti culturali, culture “giovanili” che in due decenni si sono contese la partecipazione e le modalità di ascolto e di (s)ballo. C’interroghiamo ancora – data la cornice fondamentale della capitale catalana – sul rapporto con la Ciità. Espansione, normalizzazione, crisi tutti questi elementi convivono ma sono derritorializzati nei luoghi  grazie ad una sorta di cosmpopolitismo giovanile attratto dall’evento e dalla musica di un Festival che sembra non arrestarsi affatto nella sua felice espansione.

Dal nostro corrispondente a Barcellona, Marco Guarella


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