close
Legge 210/92. Dirigente regionale: insufficienti le coperture finanziarie dello Stato, ma ...

Legge 210/92. Dirigente regionale: insufficienti le coperture finanziarie dello Stato, ma c’è il piano di rientro

brancati

Giacomino Brancati, dirigente di settore del Dipartimento alla Tutela della Salute della Regione Calabria

Sta tutto qui il problema legato ai ritardi sulla legge 210/92 che riguarda anche l’erogazione dell’assegno “Una tantum” (previsto dalla legge 25/07/97 n.238 (art.1 comma 3) ai sensi e per gli effetti della legge 25 febbraio 1992 n.210. “Il ministero alla Tutela della Salute – spiega Giacomino Brancati, dirigente di settore, presso il dipartimento alla Tutela della Salute della Regione Calabria – copre parte del fabbisogno regionale annuale cosicchè la Regione non può garantire certezze sui tempi. Nessun dubbio, invece, sulla certezza dell’erogazione. “Tocca solo aspettare perchè lo Stato è intervenuto per ripianare il debito accumulato negli anni”.

Sciolto questo punto interrogativo possiamo articolare le ragioni tecniche che hanno determinato questo buco enorme e i ritardi sull’erogazione dell’assegno “Una tantum” per le 27 famiglie calabresi che attendono di essere risarcite a seguito della scomparsa del familiare.

“In Calabria  – afferma Brancati – La legge 210 riguarda anche e soprattutto circa 1030 soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccianzioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati che hanno diritto all’indennizzo mensile. Anche qui i ritardi accumulati negli anni sono enormi. Ma non è colpa della Regione – tiene a ribadire – . Il dirigente è molto chiaro, non si sbilancia sui tempi, ma tiene a sgomberare il campo da eventuli equivoci e distorte interpretazioni.

L’incontro è fissato, a mezzogiorno, presso la cittadella regionale, Dipartimento alla Tutela delle Salute. Colpiscono disponibilità e cortesia.

tabella 1Qualche minuto d’attesa e vengo ricevuto. Un vetro divide il suo ufficio da quello dei funzionari dedicato alla legge 210/92. Iniziamo a dialogare. Ricordo subito che di recente, sulle colonne di terramara, il sottoscritto ha già affrontato l’argomento in un pezzo (https://www.terramara.it/caro-presidente-che-fine-ha-fatto-lassegno-una-tantum/) in cui si chiede al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, che fine ha fatto l’assegno una tantum.

Ma, come previsto, nonostante la pubblicazione della prima parte della storia, non è giunta alcuna riposta in merito, nè dal governatore nè dai funzionari regionali, che si sono limitati a prendere tempo. Da qui, dunque, l’esigenza di andare avanti per saperne di più e capire le ragioni di questa incredibile storia. Scaliamo la piramide delle gerarchie. Ed eccoci qui. Sono tutto orecchie. I dati “sensibili” (?) vengono fuori.

“in Calabria – spiega Brancati, consultando una tabella cartacea – sono all’incirca 1030 gli indennizzati, mentre solo 27 le famiglie che attendono l’erogazione dell’assegno una tantum (previsto dalla legge 25/07/97 n.238 (art.1 comma 3) ai sensi e per gli effetti della legge 25 febbraio 1992 n.210, ndr). Il problema tuttavia sta nel fatto che il fabbisogno regionale è superiore alla copertura dello Stato e ogni anno la Regione accumula un debito dell’anno precedente”.

tabella riepilogativaFino a qualche tempo fa la Regione sopperiva a questo gap attingendo al fondo sanitario regionale ma il tavolo Massicci ha impedito anche questo. Insomma, il Dipartimento ha le mani legate perchè non sa come fronteggiare una spesa la cui copertura economica è dello Stato ma la delega è in capo all’ente regionale (in osservanza del decreto legislativo 31 marzo 1998 recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali).

Un bel nodo da sciogliere che, secondo Brancati, tuttavia “può fare affidamento su un punto fermo: lo Stato ha piena facoltà di  coprire la spesa e gli arretrati con rivalutazione e la Regione non può fare altro che eseguire i mandati”.

Si legge così nel decreto del 27 maggio 2015  in cui finalmente, dopo anni di incontri e di incertezze, si è giunti ad una conclusione chiara. Il ministero dell’Economia  e delle Finanze provvede per ciascuno degli anni, dal 2015 al 2018 ad erogare il contrubuto di cui al comma 1, a valere sul capitolo 2855 del proprio stato di previsione, sulla base degli importi indicati nella tabella 1 (di seguito) che costituisce parte integrante del seguente provvedimento.

Insomma, ai circa 1030 calabresi che hanno diritto all’indennizzo mensile e alle 27 famiglie che attendono l’assegno “Una tantum”  non resta che attendere. Sperando che tutto vada come previsto. Questa storia, tuttavia, dimostra quanto sia difficile per le regioni applicare le deleghe e fare fronte ai diritti dei cittadini anche quando la responsabilità è in capo ad altri.

gazzetta ufficiale 1gazzetta ufficiale 2legge 210 indennizzo primalegge 210 indennizzolegge 210 indennizzo 2ministero della salute piano rientro calabria


Giornalista. Ho lavorato per diverse testate giornalistiche calabresi, tra cui Il Quotidiano della Calabria e Calabria Ora. Ho collaborato, inoltre, con alcune riviste ricoprendo il ruolo di corrispondente calabrese per Boxering (periodico internazionale di pugilato). Ho curato uffici stampa di varia natura. Ho coordinato, per circa 3 anni, "Mentalità", la fanzine della "Curva Massimo Capraro". Sensibile alle problematiche sociali e civili. Mi sono occupato di temi legati al lavoro, alla politica, al disagio sociale, ai movimenti di rinnovamento della società. Scrivo anche di sport e spettacolo. Dall’ottobre 2008 sono un freelance. Nel 2009, insieme ad alcuni colleghi, decido di fondare questa testata giornalistica, di cui sono orgogliosamente al timone. Nel 2012, su questo portale, fondo Radio Popolare Catanzaro, un'emittente radiofonica in streaming che avrà vita breve. Da luglio 2019 seguo il Catanzaro calcio per La Nuova Calabria, testata giornalistica on-line fondata nel medesimo anno. Oggi più che mai penso che terramara, ribattezzata nel 2016 magazine d'informazione indipendente rappresenti al meglio la mia idea di giornalismo in movimento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *